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[ Serie TV ] Trepalium

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Mi piace la sensazione del giramondo cine-televisivo, l’idea d’essere un globetrotter che nel suo cammino incrocia film e serie di paesi vicini e lontani ( ma anche nostrani, mica sono razzista ), ed ecco quindi che nel mio pellegrinaggio di nazione in nazione ho incrociato lo sguardo con una miniserie thriller sci-fi dei cugini francesi chiamata Trepalium.

Una serie distopica ambientata in un futuro prossimo dove l’80% delle persone sono disoccupate e costrette a vivere in miseria nella zona, in un ghetto che li divide dai lavoratori della città tramite un altissimo muro e  dove gli ” Attivi ” vivono con la costante paura di perdere il lavoro e finire per essere cacciati.

I suoi creatori Antarès Bassis e Sophie Hiet hanno affermato che il nucleo centrale di Trepalium è nato nelle loro menti circa un decennio fa, novelli Nostradamus visto che la tematica del lavoro e dei muri divisori ora è più sentita che mai, l’idea non è una novità al 100%, situazioni simili sono state prese in esame da altri film e serie, come la recente serie brasiliana 3% o la meno conosciuta The Aliens.

La sceneggiatura è solida,pochi fronzoli e tanta robustezza nei 6 episodi che compongono la miniserie, se l’obbiettivo era quello di nascondere nella fantascienza i temi su cui volevano far ragionare lo spettatore io lo considero riuscito anche se ovviamente si poteva fare di meglio con un budget più amplio nome  e maggiore spazio, molto intelligente la scelta di ambientare la serie usando costumi che definirei retro-futuristici con acconciature e vestiti démodé  e divise per gli inattivi che tanto ricordano altri titoli, nonostante l’assenza di  grandi nomi nel cast Trepalium sembra sempre avere i volti giusti al posto giusto .

Una parte di me spera ancora che l’Italia inizi a produrre piccole chicche come questa Trepalium che non è un capolavoro imperdibile, ma un progetto discreto ed ambizioso su cui pensare.

Stay Tuned.

Marcello Portolan
Globetrotter del mondo Nerd. Cresciuto tra videogame, fumetti e cinema, crescendo ha deciso di affrontare il mondo impervio della scrittura per dare sfogo alle voci nella sua testa, nate durante la visione di film demenziali da ogni parte del mondo. Fondatore de Il Babbano Critico e redattore presso ProjectNerd.it

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